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LE ORIGINI DELLO YOGA

  • divinaathena82
  • 10 apr
  • Tempo di lettura: 3 min

Le origini dello yoga sono avvolte nel mistero.

È certo che lo yoga è nato come pratica sciamanica, presumibilmente tra il paleolitico e il neolitico.

L’area geografica che ha dato i natali allo yoga è sconosciuta, probabilmente in quella zona del mondo che noi oggi chiamiamo India; ma diversi reperti archeologici in giro per il mondo hanno dato spunti di riflessione sul fatto che moltissimi popoli sparsi per il globo praticassero una forma di yoga.

Gli asana sono nati osservando la natura: lo yogi (se maschio) o la yogini (se femmina) entrano in posizioni che ricordano gli animali o le piante. Questo perché lo yoga ci insegna la nostra appartenenza alla natura e il nostro bisogno di comunicare con essa. Il praticante, “imitando” con il corpo un animale o una pianta entra in contatto con il suo spirito, evocandolo dentro di sé. Essendo lo yoga una pratica sciamanica, il dialogo con gli spiriti della natura è fondamentale.

Fino al 5000 a.C. circa lo yoga è stato tramandato oralmente da maestro a discepolo, poi, un filosofo e maestro indiano conosciuto con il nome di Patanjali, ha scritto i fondamenti e i princìpi dello yoga.

Oggi noi usiamo il tappetino per praticare gli asana; in antichità si usava la pelle di tigre che doveva essere ricavata solo da una tigre morta in circostanze del tutto naturali (per il rispetto del principio di Ahimsa che vedremo in un altro pdf più avanti). Perché proprio la tigre? In antichità i felini erano visti come esseri divini. In molti miti e leggende ci sono divinità per metà feline o che viaggiano cavalcando un felino. La tigre, poi, da sempre incarna forza e regalità: aspetti che la costante pratica dello yoga risveglia dentro di noi.

Nella nostra epoca c’è un vero e proprio business che ruota attorno al vestiario e agli accessori di yoga.

È strettamente necessario acquistare tutto ciò che ci viene proposto per praticare yoga? La risposta è no.

Se dovessimo acquistare tutto il materiale proposto dalle pubblicità per praticare yoga, questa millenaria disciplina sarebbe solo per pochi, dato che, spesso, questi accessori e vestiario sono molto costosi.

Ecco, quindi, ciò che serve davvero:

• UN TAPPETINO (all’inizio può andare bene uno qualsiasi, poi, se la pratica dello yoga interessa davvero, si può pensare di acquistare un tappetino con materiali ecologici di buona qualità. In commercio ci sono validi tappetini che hanno un costo di circa 40€ e durano per moltissimi anni e, dettaglio non trascurabile, possono essere messi in lavatrice. Io consiglio, quando e se si decide di fare un piccolo investimento nel tappetino, di prenderne uno dallo spessore di 6 mm perché dà la giusta protezione e comfort durante gli asana).

• VESTIARIO COMODO IN TESSUTO NATURALE il tessuto naturale fa traspirare la nostra pelle e, a differenza dei tessuti sintetici, non accumulano cariche elettriche (e, dato che la nostra vita moderna ci immerge nei campi elettrici, è meglio evitare un accumulo ulteriore). Attenzione anche agli elastici troppo stretti che possono rendere difficoltosi la circolazione e la respirazione. Inoltre, è

meglio indossare magliette che coprano la zona renale che è una vitale riserva di energia: se scopriamo questa zona, questa energia si disperde.

• UN CUSCINO (all’inizio può andare benissimo anche un cuscino estetico da divano, con il tempo si può valutare l’acquisto di un cuscino specifico per yoga; ne esistono di varie forme e colori con prezzi variabili dai 15 € in su). Il cuscino è importante per sostenere correttamente la colonna vertebrale durante il pranayama, la meditazione o gli asana da seduti.

• UNA COPERTA utile durante il Shavasana (rilassamento finale) perché dopo aver scaldato il corpo durante la pratica, esso tende a raffreddarsi nella fase finale di rilassamento.

Esistono poi degli accessori aggiuntivi, che non sono sempre utilizzati, ma che possono essere utili in determinate circostanze:

• UN MATTONCINO DA YOGA (all’inizio può andare bene anche un libro voluminoso, poi, se si vuole, si può acquistarne uno – di solito vengono venduti in coppia – il costo si aggira solitamente sui 10 €). Il mattoncino può essere un valido supporto in alcuni asana, specialmente quando li abbiamo imparati da poco.

• UNA CINTURA DA YOGA (inizialmente può andare bene anche una sciarpa o una cintura dell’accappatoio, poi, con una spesa di circa 5 € se ne può prendere una specifica per yoga). La cintura ci aiuta nell’esecuzione di alcuni asana.

Non importa se il nostro abbigliamento non è all’ultima moda, se non è firmato o se è non è costoso. Tutti questi aspetti non interessano ai fini dello yoga. Lo yoga ci aiuta ad uscire dal meccanismo della competizione e dell’esibizione.


Grazie di aver letto fino a qui.



 
 
 

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